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Vertigine (Laura) (1944)

Vertigine - Laura

Film prodotto e diretta negli stati uniti da Otto Preminger, e tratto dall’omonimo romanzo di Vera Caspary. Il romanzo ha avuto molto successo all’epoca così come la colonna sonora del film.

Devo dire che tralasciando il personaggio di Waldo Lydecker, un eccentrico ed egocentrico giornalista, che ci funge da narratore all’inizio del film. Il cui ruolo per l’attore Clifton Webb, gli è valsa la candidatura al premio Oscar come migliore attore non protagonista, insieme ad altre tre candidature che ha guadagnato il film (Regia, sceneggiatura non originale, e scenografia in bianco e nero), mentre il film ha vinto il premio Oscar come migliore fotografia in bianco e nero . Non ho trovato questo film molto stimolante ne interessante come poteva sembrava all’inizio. Il personaggio del tenente di polizia si impadronisce spesso in maniera rude delle attenzioni della sceneggiatura, e senza trovarsi inopportuno. Si sente che la storia viene spesso allungata con scene interminabili e la parte finale piena di colpi di scena non aiuta ad aumentare il livello del film, a mio parare.

Del film è stata rigirata una versione televisiva nel 1968, e nel 2005 una versione Bollywood che sarebbe interessante da riuscire a vedere, sperando che abbia più verve dell’originale che cade in una pesante monotonia.

Il Corvo (Le Corbeau) 1943

le corbeau

Questo film francese, prodotto durante la seconda guerra mondiale e diretto da Henri-Georges Clouzot. Produzione molto travagliata per il periodo storico che ha portato a varie censure in quanto la produzione è stata finanziata da una casa di produzione tedesca durante l’occupazione. Successivamente, nel 1947 queste polemiche si sono assopite ed è stata tolta la censura sul film.

I fatti esposti nel film provengono da una storia vera accaduta in piccolo paese francese chiamato Tulle nel 1917. Quindi come al solito le idee originali già nel 1943 erano poco presenti, figuriamoci al giorno d’oggi.

Anche in questo caso non sono un grande appassionato ed esperto di film francesi, ma questo l’ho trovo molto interessante. La storia parla di lettere anonime che arrivano a tutti gli abitanti di questo paese con i loro piu’ reconditi segreti inconfessabili, in alcuni casi esagerati e spessso ben romanzati. Ogni personaggio della vicenda ha sia l’occasione, che le motivazioni, che l’opportunità di essere “il corvo”, cioe’ l’autore di queste lettere. Invece di sciogliersi questi dubbi, vengono alimentati con colpi di scena e gestiti magistralmente per far cadere ogni volta i sospetti su una persona diversa.

Ritengo che sia un grande film da ogni punto di vista, ottima regia, splendida fotografia e trama intricata e piena di cambiamenti nell’evoluzione. Anche se la colonna sonora non è proprio adatta al film secondo me, ma molto piu’ per un peplum o similia. Da considerare pure il momento storico in cui è stato girato il film in cui non si trova nessuna note specificatamente ideologiche. C’è stato un remake americano nel 1951 chiamato “la penna rossa” che probabilmente vaglierò nel prossimo futuro