Archivio mensile:Novembre 2013

Il prescelto (The Wicker Man) 2006

prescelto

Remake di Neil LaBrute del film inglese “The Wicker Man” del 1976, e interpretato da Nicholas Cage.

Ci troviamo davanti a un poliziotto in moto di provincia che si è appena salvato da un incidente che gli è fruttato un encomio, e riceve la lettera di una sua ex fidanzata che lo invita su un’isoletta privata nel pacifico popolata da una colonia di donne che fanno agricoltura biologica, perchè sua figlia è scomparsa. Ci troviamo davanti a una versione molto semplificata, come da buona regola dei remake del periodo in cui gli elementi che hanno reso l’originale un titolo forte mancano, rendendo questo un titolo debole.

Mentre il poliziotto del film originale era un po’ “de coccio”, trovo invece l’interpretazione di Nicholas Cage piuttosto legnosa, sia nelle espressioni che nei movimenti. Il fatto di avere alcune citazioni dell’originale all’interno del film non lo rafforzano, piuttosto lo indeboliscono notevolmente, in quanto per inserirle ci sono forzature nella trama. La mancanza del background originale del film fa sembrare anche la situazione molto più surreale da bosco di fare piuttosto che grottesca e onirica come nell’originale. Ritengo che questo film non sia da vedere assolutamente, come ritengo che sia una pietra miliare l’originale

Primo contatto (Star Trek: First Contact) 1996

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Diretto da Johnathan Frakes (il comandante Riker nel film) nel 1996, questo film è il secondo che contiene il cast di Star Trek Next Generation dopo “Generazioni”.

Un cubo borg arriva fino alla Terra e tenta di modificare il passato per tentare di assimilare il pianeta nel passato. Ma non ha fatto i conti con l’Enterprise che li segue nel passato. Questo sono gli eventi scatentanti di questo puntatone di Star Trek. Lo definisco puntatone perchè lo trovo alla fine l’unione di due trame che potevano essere due puntate separate della serie. L’interpretazione dei personaggi è molto esagerata, ognuno interpreta il suo personaggio nel modo più esagerato di come sarebbe apparso nella serie, una specie di autoparodia di essi, tranne “stranamente” il personaggio del comandate Riker.

Qui mi trovo nel dubbio etico del nerd che deve parlare male di un film di Star Trek, ma ci troviamo davanti a un qualcosa che secondo me poteva essere rappresentato meglio nel piccolo schermo. La nota positiva è che viene inserito il personaggio della regina Borg, che da più spessore alla razza presente nella serie. Ma devo dire che questa recitazione esagerata, momenti in cui i grandi discorsi e la retorica smuovono completamente la trama e il troppo in un singolo episodio, rende un leggermente fastidiosa la visione. Ovviamente è Star Trek, quindi va sempre visto

Vincitori e vinti (Judgment at Nuremberg) 1961

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Diretto da Stanley Kramer nel 1961, anche questo film con un grande Spencer Tracy, Maximillian Schell che ha guadagnato un premio oscar da questa interpretazione e un giovanissimo William Shatner (il nostro amato capitano Kirk) e Marlene Dietrich.

Questo film si basa sul terzo processo secondario di Norimberga, detto il processo ai guidici. Il film tratta del processo ad alti funzionari dell’organo legislativo tedesco durante la dittatura hitleriana. Troviamo un giudice di provincia che è arrivato a presidere la corte che si rende conto della reale Germania del 1947 rispetto a quella vista durante i cinegiornali che venivano trasmessi negli USA. Questo film include dei filmati di repertorio originali dei campi di concentramento tedeschi per descrivere le atrocità commesse durante il regime tedesco.

Ritengo che sia un film che si basi molto sull’etica sia da punto di vista legale, perchè gran parte della trama parla di un processo ai giudici e l’implicazione di colpa di gente che deve far applicare una legge per quanto ingiusta e draconiana, e dall’altro punto di vista della stigmaticazzazione del popolo tedesco che era stata effettuata dalla propaganda sia nazista che alleata durante la guerra, e del loro risultato a guerra finita, in un momento di crisi quale la chiusura della zona est.

Consiglio questo film a chi riesce a sopportare due ore di discorsi sull’etica e la morale non in senso legale stretto, ma anche dal punto di vista umano. Film interessante ma sicuramente non leggero, ma ha bisogno di attenzione e voglia di seguirlo dall’inizio alla fine.

Notorious – L’amante perduta (1946)

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Prodotto e diretto da Alfred Hitchcock nel 1946, per la RKO.

Un uomo viene condannato per tradimento degli USA in quanto spia tedesca durante la guerra, e la figlia viene reclutata dallo spionaggio americano per andare in sud america e scovare le altre spie. Questo è il quadro che delinea l’inizio, ma a differenza di altre sue pellicole, questa non l’ho trovata particolarmente brillante dal punto di vista della trama, spesso il ritmo è lento e gli eventi sono abbastanza piatti. Tecnicamente invece, ci troviamo di fronte al solito gioiellino del regista inglese, con le sue classiche caratteristiche sempre presenti.

E l’uomo creò Satana (Inherit the Wind) 1960

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Diretto da Stanley Kramer nel 1960 e con un cast di grossi calibri, questo thriller legale è basato sul dramma teatrale “Inherit the Wind” (titolo originale del film), scritto da Jerome Lawrence e Robert Edwin Lee.

Ambientato nel 1926 in un’america rurale e bigotta, il film tratta del conflitto tra scienza e fede. Un giovane insegnante prova a insegnare l’evoluzionismo ai giovani e viene arrestato per corruzione di minorenne. Da quà arriviamo un processo che rappresenta lo scontro totale delle tue tesi sull’origine della vita e rappresentato da due grandi attori quali Spencer Tracy e Fredrik March.

Se non fosse per le tematiche ancora attuali incontrate nel film, lo considero un film abbastanza noioso abientato quasi totalmente in tribunale e si respira un bigottismo e moralismo molto forte durante tutta la pellicola. Il lato tecnico del film è in linea con i tempi con nessun tratto distintivo negativo o positivo, tranne per la colonna sonora: E’ una varizione continua della canzone che si sente all’inizio e viene replicata per tutta la durata del film, diventando fastidiosa ed eccessiva. Penso che sia da vedere solo per chi è interessato ai temi di fede contro scienza o particolarmente interessato ai film ambientati nei tribunali, in quanto è stato scelto dall’associazione americana avvocato come uno dei migliori film sull’argomento.